ZUZZER, winner SNT2025 si racconta alla nostra redazione

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Eros, originario di Pisa, con la passione per la musica che lo accompagna fin dall’infanzia. Canta da quando era bambino: tutto è iniziato con il suo primo “Cantatù”, quando aveva solo nove anni. Nato nel 1992, ricorda di aver letteralmente consumato l’unico dischetto di basi che possedeva; tra i brani preferiti c’era “La rondine” di Mango, di cui, non conoscendo bene la melodia, aveva creato una versione tutta sua.

Dopo anni di esperimenti, alti e bassi e voglia altalenante, Eros è arrivato fino al 2015 senza aver ancora concretizzato pienamente la propria passione. È stata la sua attuale compagna a fargli scoprire la chitarra, mostrandogli come con soli quattro accordi fosse possibile accompagnarsi e scrivere musica. Da quel momento tutto è cambiato: ha acquistato la sua prima chitarra e si è lasciato ispirare da uno youtuber che realizzava in autonomia ogni parte delle proprie produzioni.

Nel 2016 ha aperto il suo canale YouTube, che coltiva ancora oggi, testimonianza viva di quasi dieci anni di crescita artistica e personale.

Le influenze musicali di Eros spaziano in più direzioni. Tra le sue ispirazioni cita band come Metallica, Linkin Park, System of a Down e Avenged Sevenfold, per la tecnica vocale, l’energia e le sonorità. Per quanto riguarda la scrittura e la densità dei testi, invece, si ispira ad artisti come Eminem, Caparezza, Fabri Fibra, Marracash, ThaSup e Leon Faun.
Da ciascuno di loro cerca di apprendere la qualità migliore, studiandola e adattandola al proprio stile.

Eros si considera un artista versatile, con una voce capace di spaziare tra generi diversi. Da autodidatta, ha sempre cercato soluzioni contando sulle proprie forze, senza imporsi limiti dettati da regole esterne. Oggi, nel 2025, ritiene che la canzone che meglio lo rappresenti sia “Paranoia”, il brano con cui ha partecipato a Sanremo New Talent, diventando in questa edizione il vincitore assoluto.

Le sue aspirazioni future sono molteplici ma restano tutte nell’ambito dell’audio. Oltre a essere cantante e polistrumentista, Eros è anche produttore e arrangiatore. Si occupa in prima persona di ogni fase delle proprie canzoni — dalla bozza al master finale — e collabora anche con altri artisti, curandone l’intero processo creativo e tecnico. Appassionato di tecnologia, studio e creatività, si è avvicinato anche al mondo della fonia e del cinema grazie all’amico e direttore della fotografia Alessandro Rizzello.
Da tre anni lavora infatti come fonico per cortometraggi, interviste e documentari, di alcuni dei quali ha anche composto le colonne sonore. Uno di questi progetti, “Pursuit of Beauty”, ha vinto il premio di categoria al Festival del Cinema di Cannes.

Ricorda con emozione il momento in cui ha sentito pronunciare il proprio nome sul palco: «È stato strano — racconta — non avevo ancora realizzato, poi ho visto tutti voltarsi verso di me, darmi pacche sulla spalla e sorridermi. È stato fantastico».

L’esperienza a Rimini è stata, per lui, un mix di ansia da prestazione, curiosità e divertimento. Durante le esibizioni ha sentito il batticuore costante alternarsi allo stupore per le tante belle voci presenti. «Mi sono sentito a casa — spiega — perché, nonostante la competizione, c’era un’atmosfera di umanità e sportività rara da trovare».

Ai futuri partecipanti Eros rivolge un consiglio sincero:

«L’unica cosa davvero importante è portare sul palco qualcosa di sé. Qualcosa di autentico, non solo ciò che viene meglio, ma ciò che si sente davvero dentro. Il pubblico, e soprattutto i giudici, lo percepiscono. Bisogna essere veri, non recitare. Ovviamente servono anche tecnica, voce e presenza, ma la chiave è essere se stessi, senza ostentare ciò che non si è».


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